Negli ultimi anni, la frequentazione delle montagne durante l’inverno è aumentata significativamente, coinvolgendo anche persone con poca esperienza. Questo fenomeno, unito ai rapidi cambiamenti delle condizioni meteorologiche e nivologiche dovuti ai cambiamenti climatici globali, ha portato a un incremento preoccupante degli incidenti in ambiente innevato. Per questo motivo, riteniamo essenziale promuovere l’uso degli strumenti di autosoccorso, come ARTVA, pala e sonda. Tuttavia, è fondamentale conoscerne il corretto utilizzo. A tal fine, la nostra sezione CAI organizza per i soci una serata informativa su questo importante tema venerdì 14 febbraio alle ore 21 presso la nostra sede.

L’ARTVA, acronimo di “Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga”, è uno strumento elettronico utilizzato per localizzare persone sepolte sotto la neve a seguito di una valanga. Funziona come una ricetrasmittente che opera sulla frequenza standard di 457 kHz, consentendo sia la trasmissione sia la ricezione di segnali. Durante un’escursione in ambiente innevato, ogni partecipante deve indossare l’ARTVA in modalità trasmissione, posizionandolo vicino al corpo e sotto gli indumenti per proteggerlo da eventuali danni e dalle basse temperature. In caso di valanga, i soccorritori o i compagni di escursione commutano il proprio dispositivo in modalità ricezione per individuare il segnale emesso dall’ARTVA della persona sepolta, facilitando così le operazioni di soccorso. 

È importante sottolineare che l’ARTVA da solo non è sufficiente per un efficace autosoccorso in caso di valanga. Deve essere sempre utilizzato in combinazione con una pala e una sonda, strumenti indispensabili per localizzare con precisione e disseppellire rapidamente la persona travolta. Questo trio di strumenti costituisce il “kit di autosoccorso” obbligatorio per chi pratica attività come sci alpinismo, escursionismo su neve o freeride. 

La rapidità è cruciale nelle operazioni di soccorso: le probabilità di sopravvivenza di una persona sepolta diminuiscono drasticamente dopo i primi 15 minuti. Pertanto, oltre a dotarsi dell’attrezzatura necessaria, è fondamentale acquisire le competenze per utilizzarla correttamente attraverso corsi specifici e sessioni di addestramento periodiche. 

In Italia, dal 1º gennaio 2022, la legge impone l’obbligo di munirsi di ARTVA, pala e sonda per coloro che praticano sci alpinismo, sci fuoripista o attività escursionistiche in ambienti innevati dove sussiste il rischio di valanghe. Tuttavia, la normativa non specifica l’obbligo di saperli utilizzare, rendendo ancora più importante la formazione personale per garantire la sicurezza propria e altrui.