Dove eravamo rimasti?
Nell’editoriale dello scorso anno ci eravamo lasciati con una lunga serie di idee, progetti, intenzioni e buoni propositi.
Quanto siamo riusciti effettivamente a realizzare? Probabilmente non tutto, ma sicuramente TANTO. A partire dal ricco programma celebrativo del sessantesimo anniversario della sezione, programma costellato da numerose iniziative con la partecipazione di grossi nomi del mondo della Montagna del calibro di Urubko, Mercalli, Tenti, Mingolla, Gogna e tanti altri, veramente tanta roba per una “piccola” sezione CAI come la nostra. Programma che è stato possibile realizzare soprattutto grazie al costante impegno dei nostri volontari che hanno sacrificato gran parte del proprio tempo libero affinchè tutto fosse organizzato per il meglio, e grazie anche al grosso aiuto, sia economico che logistico, offerto dall’amministrazione comunale di Calco.
Per quanto riguarda le attività ordinarie, siamo riusciti come ogni anno ad offrire ai nostri soci una vasta proposta escursionistica e formativa in tutti gli ambiti: dall’escursionismo sezionale al Gruppo Età d’Oro, fino all’Alpinismo Giovanile.
Capitolo a parte meritano poi le attività più “impegnative”: se da una parte infatti abbiamo uno Stage Ferrate sempre “sold out”, con decine di richieste di partecipazione che purtroppo non possiamo accontentare per questione dei limiti numerici che questa attività impone, dall’altra ci scontriamo con grosse difficoltà nel promuovere e realizzare una vera e propria pratica alpinistica: ciò non toglie che non demorderemo in questo nostro intento, soprattutto per la fascia giovanile tra i 16 e i 25 anni, per la quale abbiamo in serbo alcuni interessanti progetti con la “Calco Mountain Academy”.
Altra nota positiva del 2024 è l’essere riusciti a riproporre l’attività di Montagnaterapia: siamo convinti infatti che, con la semplice pratica del camminare in montagna o nell’ambiente naturale in generale, si riesca a dare un concreto aiuto a chi ha qualche difficoltà nel rapportarsi con il mondo.
Non ultima la questione della cura del territorio, che alla nostra sezione sta molto a cuore: la manutenzione sentieristica del Monte di Brianza procede sempre in modo costante, grazie anche all’ormai tradizionale Campo di lavoro organizzato assieme ad altre realtà del territorio. La cura periodica dei sentieri garantisce un presidio fondamentale per il nostro ambiente ed è un’attività alla quale non intendiamo di certo rinunciare.
Concludo sottolineando come la nostra più grande soddisfazione è, nel portare avanti gli scopi del Club Alpino Italiano, constatare il gradimento dei nostri soci: nel 2024, dopo molti anni, abbiamo sfiorato la quota di 600 soci (594 per la precisione), segno che stiamo seguendo la giusta strada, e che ci sprona ad andare avanti con sempre più convinzione. Io voglio ringraziare tutti Voi 594 che avete scelto di rinnovare con il Cai Calco la vostra adesione al Club Alpino Italiano, ma voglio anche ricordare che applicare un bollino alla tessera non basta, per essere veri “caiani” è necessario venire in sezione più spesso a vivere assieme al nostro gruppo il meraviglioso mondo della Montagna.
Matteo Fumagalli