Carissime amiche e carissimi amici,

sembra ieri che concludevo l’introduzione all’annuario 2025, e invece eccomi di nuovo qui, a scrivere queste righe per l’edizione 2026. Segno che l’anno trascorso è volato via, denso di attività, esperienze e momenti condivisi. Spero che anche per voi il 2025 sia stato ricco di soddisfazioni e di piacevoli avventure montane in nostra compagnia.

Se qualcosa di buono riusciamo a fare, il merito è innanzitutto dei nostri soci attivi, che con dedizione e spirito di servizio rendono possibile ogni iniziativa.
A tutte le volontarie e i volontari va quindi il mio più sincero ringraziamento: grazie al vostro impegno e alla vostra passione, la nostra Sezione continua a crescere e a distinguersi.

Con grande piacere constato un significativo aumento nel numero degli iscritti: abbiamo raggiunto quota 624 soci, un segnale incoraggiante che testimonia la vitalità della nostra Sezione e l’interesse sempre crescente verso una montagna vissuta con sicurezza, consapevolezza e spirito di condivisione.

Il bilancio delle nostre principali attività – escursionismo sezionale, Alpinismo Giovanile, Gruppo Età dell’Oro, Montagnaterapia, manutenzione sentieri, Stage Ferrate e Calco Mountain Academy – si conferma estremamente positivo. 

Escursioni, corsi e stage di alpinismo e ferrate, tutti ben organizzati e sempre molto partecipati, hanno animato il 2025, offrendo a tante persone la possibilità di vivere la montagna in tutte le sue sfumature.

Un ringraziamento speciale va al Gruppo GEO. Da qualche mese la nuova coordinatrice è Mariangela Riva, che raccoglie il testimone da Luigi Panzeri. A Luigino va la nostra profonda gratitudine per il lavoro svolto con passione e competenza in questi anni; a Mariangela, un grande in bocca al lupo per proseguire e far crescere un gruppo che è ormai un vero fiore all’occhiello della Sezione. Ricordo, tuttavia, che il GEO è parte integrante del CAI Calco: non un’entità autonoma, ma un’espressione viva e partecipata del nostro comune progetto associativo. Solo mantenendo questa unità potremo continuare a crescere, in coerenza con i valori che ci uniscono.

Un pensiero particolare va anche al gruppo di Alpinismo Giovanile. Da quando sono presidente, ho avuto modo di conoscerlo da vicino e di scoprire quanta soddisfazione possa dare vedere bambini e ragazzi felici grazie alle attività che organizziamo per loro. Tutto ciò è possibile grazie ai nostri accompagnatori: persone competenti, appassionate e sempre pronte a mettersi in gioco. Accompagnare dei minori in montagna richiede attenzione, impegno e un’adeguata presenza di accompagnatori adulti: chiunque desideri vivere questa splendida esperienza troverà le porte sempre aperte.

Discorso analogo vale per la Montagnaterapia, un’attività che incarna in pieno lo spirito solidale del CAI. Come individui e come comunità, abbiamo il dovere morale di tendere la mano a chi ne ha più bisogno. Nel nostro piccolo, lo facciamo offrendo ciò che abbiamo di più prezioso: la montagna. Accompagniamo persone che affrontano situazioni difficili, e grazie alla generosità di molti soci, anche quest’anno abbiamo donato momenti di serenità e leggerezza a chi ne aveva più bisogno. A tutti voi va il mio più sincero ringraziamento – e quello, ancora più importante, di chi ha potuto ritrovare un sorriso grazie a questa iniziativa.

Vorrei poi soffermarmi su un aspetto spesso dimenticato: il rapporto tra il CAI e l’ambiente. Molti ignorano che il Club Alpino Italiano è, a pieno titolo, anche un’associazione ambientalista. Lo ricorda l’articolo 1 del nostro Statuto, che definisce il CAI come “promotore dell’alpinismo, della conoscenza e della tutela dell’ambiente montano”.Questo ci impegna a rendere ogni nostra attività concretamente sostenibile e, come Sezione, a non esitare nel prendere posizione quando i principi della tutela ambientale vengono messi in discussione. È triste constatarlo, ma non tutti i soggetti che operano in montagna – talvolta anche sezioni CAI –rispettano pienamente questi valori, promuovendo iniziative poco coerenti con la sostenibilità. Posso assicurarvi che, finché avrò l’onore di essere presidente, il CAI Calco, in piena adesione al Bidecalogo, non proporrà mai attività in contrasto con i principi della tutela ambientale.

A proposito di ambiente, particolare attenzione merita la manutenzione dei sentieri, attività fondamentale per garantire sicurezza e fruibilità sul nostro amato Monte di Brianza. Nonostante le difficoltà legate al calo dei volontari, i nostri segnalatori e manutentori hanno continuato con determinazione a svolgere un lavoro prezioso. Tuttavia, è sempre più urgente coinvolgere nuove forze: l’appello è aperto a tutti coloro che desiderano contribuire attivamente alla cura del territorio. Non disperdiamo un patrimonio costruito con anni di impegno e dedizione!

Permettetemi, senza voler sembrare egocentrico, una breve riflessione a livello personale. Dall’inizio del 2023 ho l’onore di ricoprire il ruolo di presidente della nostra Sezione. È un incarico impegnativo, ma che porto avanti con entusiasmo e convinzione. Il merito dei risultati raggiunti va soprattutto al Consiglio Direttivo, che mi ha sempre affiancato con idee, energia e spirito di squadra. Insieme abbiamo dato vita a progetti e iniziative che, spero, abbiano contribuito a far crescere la nostra realtà. Il mio mandato giunge ora al termine ma potrà essere rinnovato per altri tre anni. Se il Consiglio lo riterrà opportuno, sarò felice di proseguire questo cammino, perché essere presidente del CAI Calco è un’esperienza impegnativa, sì, ma anche profondamente arricchente e fonte di grande soddisfazione.

Vi invito, infine, a leggere le pagine che seguono come testimonianza concreta dell’impegno collettivo della nostra Sezione, ma anche come ispirazione per continuare – insieme – a coltivare la nostra passione per la montagna.

Con l’augurio di un 2026 ricco di cammini, panorami condivisi e soddisfazioni in quota, vi saluto con riconoscenza e amicizia.

Matteo

Matteo Fumagalli