Il Pizzo Tambò, con i suoi 3279 metri, rappresenta il tetto della Valle Spluga (o Valle San Giacomo o, ancora, come da queste parti si preferisce dire con storico orgoglio, la Val di Giüst) e ne presidia l’angolo nord-occidentale siamo infatti, proprio sul confine, rappresentato dal passo dello Spluga, fra queste due grandi sezioni della catena alpina. Per la sua discreta accessibilità ed il panorama eccezionale è una cima assai frequentata, sia d’estate che nelle stagioni dello sci-alpinismo. La prima ascensione nota è quella di Johann Jacob Wellenmann che, accompagnato da una guida, ne raggiunse la vetta nel luglio del 1859, ma probabilmente non fu la prima in assoluto. La salita a questa bella cima comporta una difficoltà per escursionisti esperti, dal momento che nell’ultimo tratto avviene su roccette esposte, con passi di arrampicata sicuramente semplici senza neve, ma che richiedono comunque una qualche esperienza. Le insidie della cima non terminano qui: se le condizioni di visibilità si fanno precarie, è facile perdere l’orientamento, soprattutto nell’ultimo tratto. Da ultimo, ci sono da attraversare nevaietti anche ripidi che, con neve dura, rendono consigliabilissimi i ramponi. Per chi non si sente di affrontare la salita può apprezzare i sette fra laghetti e pozze, chiamati “Laghetti del Tamborello”, meta più che meritevole di un’escursione a sé stante.
Itinerario
Il Pizzo Tambò è una delle cime più orientali delle Alpi Lepontine. Il panorama verso Sud-Ovest è veramente spettacolare: si distinguono chiaramente sia il Monte Rosa che il Cervino e, se aiutati dalle condizioni meteo, anche il Gruppo del Gran Paradiso; sul lato opposto della Val Loga verso Sud è visibile il Pizzo Ferrè con il suo bel Ghiacciaio, verso Est l’articolata cima del Pizzo Suretta, mentre a Nord la verdeggiante valle del Reno.
Parcheggiata l’auto appena prima della dogana al passo dello Spluga, attraversiamo la strada e troviamo un cartello con indicazione “Tambò”. Qui parte un marcato sentiero (senza segnavia) che risale ripido il versante di pascoli, seguendo approssimativamente il confine italo-svizzero. Raggiunte le prime pietraie ed i primi nevai, passiamo a destra, un po’ alti, del laghetto del Tamborello (m. 2751). Non proseguiamo diritti, ma tagliamo leggermente a sinistra, seguendo gli ometti e passando da nevai a costoni di roccette, fino a raggiungere la sommità di un cupolone nevoso, il Pan di Zucchero, per poi scendere alla vedretta della Spianata, che traversiamo in leggera salita. Attacchiamo poi una ripida rampa di sfasciumi, seguendo un sentierino che in vista della cuspide terminale piega a sinistra e conduce ad una porta sorvegliata da due ometti. Oltre la porta ci appoggiamo al versante meridionale e seguiamo l’esile traccia di sentiero terroso che serpeggia fra placche rocciose. Con qualche facile arrampicata ( esposizione alle spalle) siamo al grande ometto ed alla croce di cima (m. 3279).
Dettagli tecnici
- Coordinatore di gita: Giancarlo Villa (Cell. 338.7544030)
- Collaboratori: Alfonso Biffi – Emilio Pina
- Luogo di ritrovo: parcheggio presso Sede CAI Via Indipendenza, 17 Calco
- Orario di partenza: da definire
- Punto di partenza: Passo dello Spluga (2113 m)
- Punto di arrivo: Pizzo Tambò (3279 m)
- Quota max raggiunta: 3279 m (Pizzo Tambò)
- Dislivello: 1166 m
- Ore di cammino: 4h 30m / 3h 30m (A/R)
- Difficoltà: EE-F
- Fatica: f
- Equipaggiamento: Casco – imbraco – cordini – ramponi
- Mezzo di trasporto: Auto (NB1)
- Pranzo: Al sacco
- Cartografia: Kompass 1:50000 n° 92 “Chiavenna Val Bregaglia”
- Mappa online: OpenTopoMap
I partecipanti si impegnano a rispettare gli orari e ogni disposizione data dal coordinatore di gita e dai suoi collaboratori, adeguandosi alle loro indicazioni.
NB1: Nel caso il numero di partecipanti alla gita raggiungesse i 20 iscritti, la gita verrà effettuata con il pullman.
SOCI CAI: da definire € / NON SOCI: da definire €
AGEVOLAZIONI per i Soci C.A.I. della Sezione di Calco:
- sconto 50% sul costo del trasporto per i nati dal 1995 al 2013 per studenti e/o non lavoratori.
- sconto 50% sul costo del trasporto per l’intero nucleo famigliare se composto da entrambi i genitori più almeno un figlio studente e/o non lavoratore nato dal 1995 al 2013.
INFORMAZIONI: in sede, martedì e venerdì ore 21.00-23.00 – Tel. 039.9910791 – info@caicalco.it